VCUC INTERVISTA… GAETANO MUNGARI
Buongiorno a tutti!
Ieri sera avete seguito la puntata di VCUC on air? Se ve la siete persa, potete recuperarla QUI. Sì, eravamo particolarmente allegri. Speriamo almeno di avervi fatti ridere un po’ 😉
Il secondo ospite della puntata è stato Gaetano Mungari, autore del romanzo Melograno (QUI la mia recensione). Ripercorriamo insieme la sua intervista (leggermente riadattata per il blog).
- Buonasera e benvenuto su VCUC! Ti va di presentarti ai nostri lettori? Chi è Gaetano Mungari?
Gaetano Mungari è un autore esordiente, che con la pubblicazione del suo primo romanzo, Melograno, ha coronato un sogno. Nella vita sono e faccio tutt’altro. Sono un ingegnere, lavoro in una grande azienda dove mi occupo di sicurezza e resilienza di sistemi informatici e di reti di telecomunicazioni. Ho quindi una vita molto focalizzata su attività che esaltano la schematizzazione, la fredda razionalità e opprimono la creatività e la fantasia. Per fortuna sono riuscito a cimentarmi come hobby in attività che hanno fatto da contrappeso. Prima l’esperienza di attore di teatro amatoriale, e adesso l’esordio nel mondo della scrittura. Esprimere e portare fuori parte della mia interiorità ed emotività vuol dire per me soddisfare un bisogno vitale. E con la scrittura ho scoperto un modo magico, straordinariamente potente ed efficace per riuscirci. - Da dove hai tratto ispirazione per scrivere Melograno? La storia si basa su qualche personaggio e/o fatto reale?
Melograno nasce dal bisogno di raccontare una fase della vita molto particolare, direi anzi unica: l’adolescenza. Un periodo molto breve, se rapportato a un’intera esistenza, nel quale si vive un paradosso tremendo, che non saprei se considerare tragico o comico. La mia convinzione, che poi è diventata l’idea di base del romanzo, è che a sedici anni l’uomo è nel massimo delle proprie facoltà fisiche e mentali ma al contempo vive nell’inconsapevolezza di questo momento di grazia, che mai più tornerà. È come avere per qualche anno il possesso di una Ferrari ma non saper guidare o non avere la patente di guida. E allora mi sono chiesto: cosa accadrebbe nella vita di ragazzi e ragazze che invece vivessero la propria età con la piena consapevolezza della propria forza? Come potrebbe cambiare la nostra società se gli adolescenti come categoria sociale utilizzassero al meglio questo fiume impetuoso di energia? Questa è la miccia che ha acceso questo romanzo, dove i personaggi e i fatti narrati non si basano su storie reali, ma riflettono in parte emozioni, idee, teorie e convinzioni che appartengono a ciò che ho maturato e sperimentato nel mio vissuto. - Che tipo di adolescenza vuoi raccontare con questo libro?
Il libro racconta la storia di ragazzi e ragazze che, loro malgrado e contro la loro volontà, si trovano a fronteggiare ostacoli di fronte ai quali i più si arrendono, forse in attesa di tempi migliori che non ci saranno, perché li ritengono insuperabili o troppo rischiosi da affrontare. I protagonisti di Melograno sono eroi perché, pur nella paura comprensibile di fallire e di farsi male, affrontano con coraggio e determinazioni sfide pericolose. Detto in gergo diremmo che sono persone che tirano fuori le palle, forti della convinzione di potercela fare o comunque di doverci provare, a qualunque costo. Nel romanzo possiamo ammirare Andrea, che si ribella al giudizio senza appello che suo padre ha di lui ovvero quello di una persona timida e incapace di affermarsi con le ragazze e di farsi amici degni della sua bellezza e intelligenza. Paolo, il classico ragazzo che chiameremmo “un mostro” per essere basso, grasso e brutto, che si batte come un leone per farsi rispettare dai suoi coetanei e considerare dalle ragazze. Gianni, che lotta a testa bassa contro un destino infame, per essere nato in un quartiere malfamato che impedisce a lui e i suoi amici di integrarsi ed essere accettati dai ragazzi e ragazze dei quartieri bene della propria città. Barbara e Luisa, le bellissime ragazze che reagiscono come due furie al trauma comune di vivere con delle madri fallite e sofferenti per essere state abbandonate dai propri compagni, che non hanno mai conosciuto come loro padri. Il romanzo racconta quindi di adolescenti che non si arrendono mai, che non hanno paura di provare a superare barriere impossibili. Alcuni lettori mi hanno detto che forse in alcuni passaggi ho un po’ esagerato nel racconto di questo coraggio, perché in alcuni episodi va un po’ oltre il possibile. Accetto di buon grado queste osservazioni, ma rimango fermo nella mia convinzione che i giovani hanno la forza per essere capaci di azioni che nel sentire comune riteniamo possibili solo in età adulta. - So che un autore di solito non ama fare preferenze… ma te lo chiedo lo stesso: chi è il tuo personaggio preferito?
In realtà i miei preferiti sono due, Gianni e Barbara, perché in modi diversi comprendono che per provare a essere felici devono correre un rischio enorme: mollare i punti di riferimento sui quali hanno costruito il proprio successo, la propria autostima e sicurezza. E agiscono di conseguenza, con coraggio. Gianni decide di rinunciare al prestigio di essere il leader, temuto e rispettato, di una banda di teppisti di un quartiere malfamato, per una causa superiore: fare accettare e integrare se stesso e i propri amici con i ragazzi del quartieri bene della propria città. Barbara invece decide di tradire il patto di sangue con l’amica del cuore Luisa, quello di far soffrire gli uomini per vendicare le proprie madri, e decide di vivere con gioia e fiducia l’amore che prova per un ragazzo a sua volta innamorato di lei, infischiandosene di essere in balia del rischio di subire la stessa delusione e fallimento accaduti a sua madre quando era una ragazza come lei. - Cosa insegna Melograno sulla relazione giovani-politica?
Un paio di cose di base, che a livello giuridico sono espresse dall’articolo 49 della nostra Costituzione. La prima è che tutti hanno diritto di fare politica, e quindi anche gli adolescenti non debbono rinunciare a esercitare questo diritto. La seconda è che per essere protagonisti della vita politica debbono sperimentare qualcosa che purtroppo né le famiglie né le scuole insegnano loro: organizzarsi in gruppi e imparare a fare vita associata. “Melograno” invia ai ragazzi un messaggio politico forte e chiaro: cari ragazzi, se volete vivere in un mondo migliore di quello che i vostri genitori vi hanno lasciato, impegnate il vostro tempo a partecipare in prima persona alla vita politica, perché non saranno i vostri genitori, né gli adulti in generale e tanto meno i politici di oggi a costruire per voi la Società del futuro dei vostri sogni. - Per Natale… Melograno potrebbe essere un bel regalo? A chi lo consiglieresti?
Per chi leggendo vuole immergersi in una storia di ragazzi che doni emozioni e stimoli riflessioni su temi importanti e attuali, Melograno è sicuramente un bel regalo da fare a Natale. Il romanzo lo consiglio innanzitutto ai ragazzi di almeno quattordici anni, visto che i protagonisti sono ragazzi e ragazze che vivono il loro stesso tempo, ma anche agli adulti genitori di adolescenti e agli insegnanti delle scuole superiori. Credo altresì che la lettura questo libro possa fornire un utile spunto di riflessione a chi oggi è impegnato in politica e più in generale in attività di carattere sociale.
- Ci saluti con una citazione tratta proprio dal tuo libro?
Poiché il libro vuole lasciare un messaggio di speranza affinché il mondo migliori grazie all’energia, alla partecipazione e al coraggio dei giovani, mi piace salutarvi con questa citazione che chiude il romanzo con la celebrazione di un’età magica, quella dei sedici anni, affinché i giovani possano davvero impegnarsi a costruire un mondo migliore.
“Un soffio. Sedici anni. Non ti fermi mai. L’energia raggiunge lo Zenit. Tutto è difficile, nulla impossibile. Le ali del vento sui colori dei petali in festa. Non più bambino, né adolescente, uomo non ancora. Sedici anni. L’età della lealtà. La dimora del coraggio. La nostra ultima speranza”.
Melograno, per chi volesse regalarlo, dal 23/12 fino al 31/12 sarà in offerta su Amazon a 14,50€.
Se avete altre domande per l’autore, lasciatele pure qui sotto: Gaetano vi risponderà con piacere.