REVIEW PARTY: Canto di Sogni di Lorenzo Bosisio
TITOLO: Canto di Sogni
AUTORE: Lorenzo Bosisio
EDITORE: self
PAGINE: 348
TRAMA:
Marco ha perso i genitori in un incidente stradale e vive con i nonni, trascinandosi in una quotidianità irrisolta. I sogni vigili, che ha da sempre, sono diventati incubi ricorrenti in cui rivive la sua tragedia.
L’inizio dell’anno in una nuova scuola è sconvolgente. Aggredito da un barbone per strada, minacciato da un bullo, conosce Diana, sua compagna di scuola che ama come lui la musica e il karate. Le conseguenze degli incontri gli permettono di scoprire un’eredità che si manifesta a volte nella sua famiglia: la capacità di vivere i sogni e di plasmare la realtà attraverso di essi.
Inizia così un duplice viaggio accompagnato dall’amore che sboccia fra lui e Diana, dentro sé stesso e all’interno di un mondo fantastico dove ogni regola sembra non esistere e arriva a maturare la folle convinzione di poter incontrare i suoi genitori ancora una volta.
Riuscirà nel suo tentativo o si perderà nello spazio infinito del mondo onirico?
RECENSIONE
La quotidianità di un adolescente solitamente è già complicata, ma con Marco la vita ci è andata giù davvero pesante: orfano di entrambi i genitori, vive coi nonni e si è dovuto trasferire in una nuova scuola dove non conosce nessuno. Per di più le sue notti sono costellate da terribili incubi e nei suoi sogni accadono eventi alquanto strani…
Questo nuovo romanzo di Lorenzo Bosisio – di cui sul blog abbiamo già recensito diverse opere, come Adam – Origine e Oltrebosco – unisce due anime, romance e fantasy, mantenendole in buon equilibrio: Canto di Sogni racconta una storia d’amore, che non monopolizza però le vicende, e racconta di un potere fantastico, che non oscura però mai la componente umana della storia.
A dire “fantasy” verrebbe infatti da pensare a draghi, vampiri, cacciatori di demoni e quant’altro; qui invece il mondo “magico” è una realtà che abitiamo tutti ogni notte, ovvero il mondo dei sogni. Marco, a differenza di tutti gli altri esseri umani, è in grado di muoversi più o meno liberamente in questo universo onirico, controllando in parte i sogni propri e altrui, e producendo delle conseguenze anche nella realtà. L’origine del suo potere non viene spiegata, si sa che è ereditario (il suo bisnonno lo aveva), ma l’autore non fornisce ulteriori spiegazioni. Proprio per questo mi sento di dire che Canto di Sogni è un romanzo di formazione travestito da fantasy, poiché – pur essendo presente – la componente fantastica costituisce solo una scusa per consentire a Marco di affrontare le sue paure e i suoi demoni interiori… i quali possono essere pericolosi tanto quanto i demoni in carne e ossa di tanti altri libri, e forse anche di più.
Personalmente ho apprezzato molto le pagine dedicate alla relazione tra Marco e Diana e tra Marco e suo nonno. Il primo è un rapporto molto dolce e per una romanticona come me queste storie d’amore adolescenziali sono sempre un toccasana. Diana è una compagna di scuola del protagonista che, tra una lezione di karate, una canzone rock e un bacio rubato, si ritrova a essere di grande aiuto a Marco nella sua avventura nell’aldilà onirico. Il nonno di Marco è invece il mio personaggio preferito del romanzo: è la sua roccia, il sostegno su cui può sempre contare e la figura che più di tutte mette in risalto il valore della fiducia. Bonus: è anche molto simpatico.
Nel libro si alternano tre tipologie di capitoli: i ricordi di Marco (tipo flashback), i suoi sogni, e la quotidianità che prosegue. Le pagine in cui il protagonista ricorda alcuni attimi significativi trascorsi con i genitori in passato mi sono piaciute molto, aiutano a comprendere l’importanza di assaporare ogni istante di gioia con la massima gratitudine. Credo anche che Bosisio sia stato bravo a inserire la giusta dose di normalità in questa storia di drammi umani e poteri sovrannaturali, come le chiacchierate in videochiamata con gli amici e la paura di incontrare per la prima volta i genitori della propria ragazza. Non ho amato tantissimo, più che altro per gusto personale, le descrizione degli ambienti in cui si svolgono i sogni di Marco. Le ho trovate leggermente troppo lunghe, avrei preferito “cadere” direttamente nell’azione dei suoi sogni, anche se capisco il bisogno di creare una sorta di immagine completa descrivendo prima l’ambientazione. Dei sogni ho apprezzato di più il loro valore metaforico e i collegamenti con la realtà.
Ci tengo a chiudere facendo un complimento all’autore: nonostante alcune parti del libro non mi abbiano convinta appieno, devo ammettere che ogni pagina mi ha fatto venire voglia di leggere la successiva. Durante la lettura ero molto curiosa di scoprire cosa sarebbe successo nel capitolo dopo e come sarebbe andata a finire. Proprio per questo ho letto il libro con una certa voracità… non l’ho proprio divorato divorato, ma quasi. E questo è sicuramente un grande pregio.
Alex
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