RECENSIONE: La catena di spine di Cassandra Clare

TITOLO: La catena di spine
AUTRICE: Cassandra Clare
EDITORE: Mondadori
PAGINE: 744

TRAMA:
Cordelia Carstairs ha perso tutto ciò che più contava per lei. Nel giro di poche settimane, infatti, ha visto morire il padre, fallire il piano di diventare la parabatai di Lucie e sgretolarsi il matrimonio con James. E, quel che è peggio, ora si ritrova legata a un antico demone, Lilith. Arrivata a Parigi con Matthew Fairchild, la ragazza spera che le attrazioni notturne della Ville Lumière le facciano dimenticare le sue miserie. Ma la realtà riesce a insinuarsi anche nelle sue giornate parigine quando la raggiungono notizie scioccanti da casa: a quanto pare Tatiana Blackthorn è fuggita dalla Città di Adamante e Londra è sotto scacco del Principe dell’Inferno, Belial. Dilaniata da sentimenti confusi e contraddittori, Cordelia fa ritorno a Londra, dove di lì a poco un segreto degli Herondale verrà portato alla luce da un nemico inaspettato e l’intera famiglia accusata di una colpa gravissima. Niente potrà forse tornare come prima per Cordelia, anche perché il legame con i suoi vecchi amici sembra ormai deteriorato in modo irrimediabile. Il tempo intanto corre veloce e i piani di Belial stanno per investire come un’onda mortale la ragazza, Lucie, gli Allegri Compagni e tutti gli Shadowhunter. Rimasti a fronteggiare l’esercito di Belial in una Londra infestata dalle ombre, per riuscire a salvare la loro città e le loro famiglie, Cordelia e i suoi amici dovranno radunare tutto il coraggio che possiedono, ingoiare l’orgoglio e imparare nuovamente a fidarsi l’uno dell’altro. Perché se dovessero fallire, potrebbero perdere tutto, comprese le loro anime.

RECENSIONE

Eccoci qui per parlare de La catena di spine, l’ultima fatica di Cassandra Clare e molto probabilmente l’ultimo libro del mondo Shadowhunters che recensirò… So che prossimamente uscirà una saga con protagonisti Kit Herondale, Ty e Dru Blackthorne, ma non credo proprio che la leggerò dato che la serie The Dark Artifices (di cui questi personaggi fanno parte) non mi era per nulla piaciuta.

Concentriamoci però ora sul capitolo finale della trilogia The Last Hours, degna conclusione di una saga che mi ha convinta pienamente fin dall’inizio. Un primo punto di forza del romanzo (e più in generale di tutta la trilogia) è la semplicità della trama: fin da subito la Clare ha costruito una storia chiara, ma non per questo noiosa o eccessivamente prevedibile. Ho apprezzato anche la scelta di mettere spesso al centro le relazioni tra i personaggi, infatti proprio come nei due precedenti romanzi anche in questo la scrittrice ci regala un’abbondante dose di romance… e a una romanticona come me ciò non può che piacere! L’amore è il fulcro soprattutto della prima parte del romanzo: il focus è posto principalmente sul complicato rapporto tra James, Cordelia e Matthew, ma non vengono trascurate nemmeno le altre love stories, come quella tra Lucy e Jesse o Anna e Ari. La Clare è riuscita con grande abilità a gestire molto bene i numerosi personaggi che si muovono sulla scena, senza lasciare nessuno in disparte con le mani in mano, anzi tutti si rivelano fondamentali per la sconfitta di Tatiana e Belial.

Il mio personaggio preferito continua a essere Matthew Fairchild: mi è piaciuto molto l’arco narrativo che la scrittrice ha costruito per lui nel corso dei tre volumi, permettendoci di scavare sempre di più nel profondo del suo animo e di esplorare il suo perenne mal de vivre; penso che Matthew sia davvero il personaggio che più di tutti cambia e matura nel corso della storia, lo vediamo crescere, capire i suoi errori e cercare di migliorarsi. La catena di ferro mi ha permesso anche di rivalutare due personaggi che, invece, non mi avevano convinta molto in precedenza, ovvero Grace e Alastair. Ho apprezzato sia la loro crescita personale sia la loro crescita in relazione agli altri personaggi: per quanto a molti lettori piacesse già, a me la coppia Alastair-Thomas non ha mai fatto impazzire, invece in quest’ultimo capitolo sono diventata pure io una loro fan; mi ha convinta anche la relazione di amicizia/amore tra Grace e Christopher, non ho saputo resistere alla loro dolcezza.

Se nella prima parte regna sovrano l’amore, nella seconda troviamo molta più azione ed è proprio questa la parte che ho preferito per via della maggior dinamicità e del ritmo più avvincente… una pagina tirava l’altra, ho passato quasi tutta la giornata a leggere dal tanto che volevo scoprire ciò che sarebbe successo. Credo che le scene più belle del libro, se non addirittura della trilogia, siano quelle presenti in questa seconda metà quando James e Matthew si trovano a Edom: nonostante tra di loro non scorra più buon sangue da diverso tempo, vediamo come i due parabatai siano davvero pronti a tutto pur di proteggersi l’un l’altro. Un unico aspetto che non mi ha convinta del modo in cui la Clare ha gestito la loro relazione è la mancanza in questo romanzo di una scena di scontro tra i due: James e Matthew sono innamorati della stessa ragazza e questo dovrebbe portarli a “odiarsi”, invece ciò non avviene, si perdonano troppo facilmente, mi è mancata un po’ di “violenza” che avrebbe reso più intensa la loro relazione (lo so, sono un po’ sanguinaria…).

Unica vera pecca del romanzo è forse l’eccessiva lunghezza. Per quanto la storia scorra piacevolmente, penso che la Clare avrebbe potuto eliminare alcune scene inutili o piuttosto ripetitive. D’altra parte sono ormai anni che l’autrice rischia di essere un po’ troppo prolissa.

Per concludere questa mia recensione non posso che ringraziare Cassandra Clare per avermi regalato ancora una volta la possibilità di immergermi non solo in una bella storia, ma in un vero e proprio mondo, un mondo che mi accompagna e incanta da ben 10 anni.


[SPOILER]

Cosa ne penso della morte di Christopher Lightwood? Fin dal primo romanzo mi aspettavo che uno dei quattro Allegri Compagni sarebbe morto: almeno un lutto è necessario per rendere più intensa e impattante una storia di questo tipo (ricordiamoci che abbiamo a che fare con cacciatori di demoni che rischiano quotidianamente la loro vita). Ho sempre pensato che a morire sarebbe stato Matthew, il quale avrebbe trovato nella morte un rifugio dal suo mal de vivre… Insomma, sarebbe stata la degna conclusione di un personaggio che ricorda molto i poeti tormentati del Romanticismo o ancora meglio i poeti maledetti del Decadentismo. Sono stati principalmente due gli aspetti della morte di Christopher che mi hanno fatto storcere il naso: il primo è l’inutilità della sua morte, infatti il ragazzo viene ucciso semplicemente durante un attacco all’Istituto e non da eroe come mi sarei aspettata, la sua morte non serve a niente e a nessuno; l’altro aspetto che non mi ha convinta è il modo in cui gli altri personaggi reagiscono alla sua morte, ovvero limitandosi a versare qualche lacrimuccia senza mostrare un vero dolore per la sua scomparsa. In breve, avrei voluto che la Clare gestisse un po’ meglio la scomparsa di uno dei personaggi principali della saga. Cosa ne pensate voi?

Marta

Cassandra Clare, Mondadori, recensione, Shadowhunters

Lascia un commento

Iscriviti alla nostra Newsletter:

Contatti

EMAIL

info.vcuc@gmail.com

Seguici


Licenza Creative Commons
Vuoi conoscere un casino? blog di VCUC è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale.
Permessi ulteriori rispetto alle finalità della presente licenza possono essere disponibili presso https://www.vuoiconoscereuncasino.it/contatti/.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. I contenuti e le immagini sono stati utilizzati senza scopo di lucro ai soli fini divulgativi ed appartengono ai loro proprietari. Pertanto la loro pubblicazione totale o parziale non intende violare alcun copyright e non avviene a scopo di lucro. Qualora i rispettivi Autori si sentano lesi nei propri diritti, sono pregati di contattarci e in seguito provvederemo a rimuovere il materiale in questione.