RECENSIONE: Fourth Wing di Rebecca Yarros

TITOLO: Fourth Wing
AUTRICE: Rebecca Yarros
PAGINE: 514
EDITORE: Sperling & Kupfer

TRAMA:
L’accademia militare di Basgiath è la famosissima scuola per diventare cavalieri di draghi più spietata ed elitaria che ci sia. Una volta entrati non si hanno altro che due possibilità: laurearsi o morire. Violet Sorrengail già si immaginava a passare i prossimi anni circondata dai suoi amati libri e immersa nel silenzio della biblioteca. Nulla di più lontano da ciò che le sta per accadere. Quella generalessa di sua madre le ha ordinato di unirsi alle centinaia di candidati disposti a qualunque sacrificio pur di diventare parte dell’élite di Navarra: i cavalieri di draghi. Ma Violet ha solo vent’anni e un corpo ancora poco allenato alla battaglia: la morte per lei potrebbe arrivare in un lampo. I draghi, infatti, non si legano agli umani «fragili», ma li inceneriscono. E la maggior parte degli studenti non si farebbe scrupoli nell’eliminare Violet pur di migliorare le proprie possibilità di successo. Senza contare che tutti gli altri la farebbero fuori volentieri pur di punire la temibile e potente madre, compreso Xaden Riorson, il cavaliere più forte e spietato del Quadrante. E così Violet ogni sera va a dormire con la sfida di riuscire a vedere l’alba del giorno dopo…

RECENSIONE

Fourth Wing è stato probabilmente il caso editoriale degli ultimi anni, eppure io devo ammettere di averlo scoperto soltanto qualche mese fa. La trama mi ha intrigata subito, così non appena ne ho avuto l’occasione ho deciso di leggerlo. E per fortuna! Fourth Wing non mi è semplicemente piaciuto, l’ho adorato. Una pagina tirava l’altra. Da una parte non vedevo l’ora di finirlo, dall’altra avrei voluto che la conclusione non arrivasse mai per poter continuare a leggerlo.

Fourth Wing appartiene a quello che probabilmente è il mio genere preferito di libri: il romance fantasy. L’autrice è stata brava a unire questi due elementi, ottenendo un prodotto convincente sia per quanto riguarda l’aspetto fantasy, sia per quanto riguarda la love story tra i due protagonisti, Violet e Xaden. Tra le (poche) critiche che ho letto, la più frequente è che questo libro non è altro che un romance mascherato da fantasy. Io, però, non sono d’accordo. Sarebbe come definire Shadowhunters esclusivamente una love story: certo la storia d’amore principale è importante, ma al tempo stesso ci sono molti altri aspetti interessanti della trama che non hanno nulla a che fare con essa.

Di questo libro ho apprezzato ogni singolo elemento.
La scrittura di Rebecca Yarros è scorrevole, rapida, semplice, senza essere però banale o infantile. La trama, pur non essendo nulla di particolarmente complesso, è ben strutturata, funziona e incuriosisce: l’autrice spiega nel corso delle pagine tutto ciò che deve essere chiarito, lasciandoci, appositamente, con alcuni punti interrogativi che immagino troveranno risposta nei libri successivi. È evidente che Yarros ha preso ispirazione da altri romanzi (Divergent, Hunger Games, Tenebre e Ossa…), ma secondo me questo non è necessariamente un disvalore, infatti penso che sia normale per gli autori guardare a ciò che li ha preceduti, l’importante è essere bravi a “copiare” aggiungendo anche qualcosa di nuovo – ed è proprio ciò che ha fatto l’autrice di Fourth Wing.
Anche l’ambientazione mi è convinta; aspetto che, invece, ha fatto storcere un po’ il naso a diversi lettori, che avrebbero preferito una descrizione più approfondita di Navarra e degli altri regni. Sarà che non sono una grande amante delle descrizioni lunghe e dettagliate, ma io ho trovato le informazioni fornite sufficienti ai fini della storia raccontata; inoltre, bisogna considerare che almeno tre quarti del libro è ambientato all’interno dell’Accademia dei cavalieri, perciò non c’era molto spazio per descrivere il resto del regno, cosa che probabilmente Yarros farà di più nei capitoli successivi della saga.
Rimanendo in tema Accademia, devo dire che mi è piaciuto molto come l’autrice ha descritto la vita quotidiana degli aspiranti cavalieri e le varie sfide che devono affrontare prima di poter cavalcare un drago.

Ho trovato tutti i personaggi convincenti, anche se un po’ stereotipati.
Violet è il tipo di eroina che io adoro: non è perfetta, né inverosimilmente super dotata, ma deve allenarsi duramente ogni giorno per superare i propri limiti e riuscire a sopravvivere all’interno dell’Accademia; per questo ho apprezzato l’attenzione che l’autrice ha dato ai suoi momenti di maggior fragilità. Altra caratteristica che mi è piaciuta della protagonista è la sua intelligenza: in molti casi Violet riesce a superare le difficoltà che le si presentano non con la forza fisica, ma proprio con l’astuzia, e anche Xaden in diversi passaggi la elogia per questo.
E ora direi che è il momento di parlare dell’interesse amoroso della nostra eroina. Xaden è un personaggio maschile con i controfiocchi: affascinante, enigmatico e dal cuore d’oro nascosto sotto una spessa corteccia. Devo dire che è da quando avevo dieci anni che i “finti tenebrosi” fanno breccia nel mio cuoricino. La relazione tra Xaden e Violet è ben sviluppata, d’altra parte la dinamica enemies to lovers difficilmente delude.
Altro personaggio degno di noto è Liam, il “fratellino” di Xaden, pronto a tutto pur di proteggere quest’ultimo e, di conseguenza, Violet. Nei prossimi libri spero che l’autrice ci mostri di più sul rapporto tra Violet e sua sorella Mira, nonché su quello tra la protagonista e la sua migliore amica Rhiannon, conosciuta in Accademia.
Infine, non posso non parlare dei draghi. Non solo mi è piaciuto molto come l’autrice li ha descritti, ma ho amato anche il rapporto che si crea tra Violet e i suoi due draghi, che diventano per lei dei fratelloni e dei guardiani… non aggiungo altro per evitare spoiler.

Fourth Wing è un libro ben scritto, con tutti gli ingredienti necessari per catturare l’attenzione di noi lettori. È il libro fantasy che stavo cercando da tempo. Non vedo l’ora di tuffarmi nel secondo capitolo della saga. L’unica nota dolente è che sono previsti cinque romanzi, perciò bisognerà aspettare un bel po’ prima di leggere la conclusione della storia. Super consigliato!

Marta

amore, fantasy, recensione

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