RECENSIONE: Luoghi del crimine di Corinna Schmidt

TITOLO: Luoghi del crimine
AUTRICE: Corinna Schmidt
EDITORE: self
PAGINE: 217

TRAMA (redatta da Adelaide):
Starnberg, Düsseldorf, Frankfurt, Duisburg, München: ognuna di queste città diventa lo scenario per un delitto. A Starnberg si svolge la vicenda di Fratelli: Stefan Linder, che aveva fatto parte delle SS, viene assassinato in casa sua; la polizia arriva in seguito alla chiamata della donna che abita nello stesso appartamento. L’assassino viene trovato ancora lì con la pistola in pugno. Ma è davvero lui l’assassino?
A Düsseldorf, invece, si volge la trama per Architettura di un delitto dove l’amante di un magistrato viene trovata morta a pochi passi dalla casa in cui abita l’uomo. Le prove sono inconfutabili e a poco vale il dubbio del commissario che indaga. Ma la verità ha sempre voglia di venire a galla, e allora…
Sono dello stesso genere gli impianti narrativi sui quali si snodano tutti i racconti. Corinna Schmidt li sviluppa con ottimi intrecci e risoluzioni.

RECENSIONE

Prima di addentrarmi nella recensione vera e propria voglio precisare che amo i racconti, apprezzo la sintesi di storie che potrebbero occupare duecento pagine ma che una brava autrice riesce a far entrare anche in venti.
Detto questo, confesso che alla prima lettura qualcosa non mi tornava, avevo trovato i testi poco coinvolgenti e brevi. Poi ho capito cosa mi aveva sviato dal gustare a pieno questi bei racconti. Mi ero approcciata alla lettura sapendo che avrei letto dei thriller, e da questi “personalmente” mi aspetto una suspence particolarmente forte, magari con degli inseguimenti all’ultimo fiato, oppure delle agonie con rivelazioni rimaste tra le labbra… insomma, immagini più incalzanti e situazioni che stanno in mezzo tra il giallo e l’horror (questo per me è il thriller).
Individuato, però, il mio errore ho riletto il libro e – ripartita con l’idea del giallo, per natura più machiavellico – tutto è cambiato. Dal delitto, alle indagini fino ad arrivare alla conclusione li ho trovati ineccepibili. Ho preso visione di trame ben costruite e accattivanti, una suspence sottile e sorprendente, una scrittura scorrevole e limpida. La brevità che, di primo acchito, mi era sembrata insufficiente a creare l’ansia capace di coinvolgere il lettore si è rivelata invece uno stiletto con tanto di affondo al momento giusto. L’autrice non trascura nemmeno le atmosfere, i laghi della Germania e le Alpi sono lo sfondo scenografico in cui si muovono i personaggi di questi cinque racconti che si snodano lungo il percorso di 217 pagine. I colpi di scena sono frutto di un’attenta pianificazione da parte dell’autrice.
A chi non ama i racconti (o non li legge perché ritiene che contengano poca storia) consiglio di cominciare da Luoghi del crimine.

Adelaide J. Pellitteri

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