DIARIO VCUC: un giro per la Toscana passando dall’Umbria
Buongiorno a tutti e tutte!
Oggi vorrei raccontarvi qualcosina del viaggio che Emme e io abbiamo fatto in Toscana a fine settembre. A dire il vero, abbiamo deciso di iniziare la nostra vacanza dall’Umbria per poi risalire la penisola lungo la Toscana e tornare infine a casa (viviamo in provincia di Milano). All’interno di questo post troverete le tappe principali del nostro viaggio, con qualche consiglio su ristoranti dove mangiare e agriturismi dove dormire, nonché alcune curiosità sui luoghi che abbiamo visitato.
DAY 1 – Cascata delle Marmore
Si tratta di una cascata a flusso controllato (tra le più alte d’Europa e del mondo) vicino a Terni. L’acqua viene rilasciata a precise ore della giornata (che cambiano a seconda del periodo dell’anno) e quando il flusso è al massimo lo spettacolo – di base già stupendo – diventa davvero mozzafiato. Noi abbiamo visitato – con prenotazione e guida – anche il Balcone degli Innamorati, al quale si accede percorrendo un tunnel di qualche decina di metri: dal Balcone si può ammirare la cascata dal basso, molto vicino al salto… e sì, ci si fa un bel bagno! Il parco contiene sei sentieri in tutto, e il numero 2 è un “sentiero d’acqua” al cento per cento: questo percorso va fatto assolutamente con la cascata in piena, così da lasciarsi catturare dalla straordinaria irriverenza dell’acqua che scorre al massimo della sua potenza.
Day 2 – Narni + Gola del Nera
A Narni abbiamo visitato la cosiddetta Narni sotterranea, ovvero un percorso guidato attraverso le vecchie stanze di un convento che per anni è stato “dimenticato” anche dagli stessi abitanti della città. Oltre a una cappella che ha visto il passare dei secoli (e delle truppe, prima francesi e poi piemontesi), la guida ci ha fatto esplorare anche un paio di stanze un tempo destinate ai prigionieri della Santa Inquisizione. La storia di questi spazi – riscoperti per caso da un gruppo di ragazzini negli anni ’80 – è stata ricostruita tra mille peripezie… il racconto della guida perciò è stato molto più che avvincente.
Bocciata invece in pieno la Gola del Nera: parcheggiare in zone intermedie del percorso è praticamente impossibile, le indicazioni presenti online non sono sufficienti e la strada da percorrere in sé – che dovrebbe in teoria costeggiare il fiume, ma lungo la quale il fiume non ci vede praticamente mai – non vale tutto questo sbattimento.
Tappa pranzo: a Narni andate a mangiare alla Gastronomia Terra & Arte. Hanno pochissimi posti a sedere, ma ne vale davvero la pena. Avvisiamo fin da qui che no, non abbiamo foto di quello che abbiamo mangiato. Perché? Perché abbiamo mangiato, non fatto le foto. Lo sappiamo, sei dei pessimi foodblogger… a nostra discolpa dico che siamo golosi e che il cibo era davvero troppo invitante 😉
Day 3 – Pienza e Montepulciano
Pienza, la città perfetta, il cui centro storico è patrimonio dell’umanità dagli anni ’90 e in cui tutto è dedicato al buon papa Pio II che commissionò all’architetto Bernardo Rossellino la costruzione di una “città ideale” sopra l’antico borgo, dove il pontefice era nato. A Pienza abbiamo mangiato a Sette di vino, un posticino sempre pieno in cui il menù ha prezzi che oscillano all’incirca tra i 2 e i 7/8 euro. Qui si mangiano bruschette, verdure, minestre e stuzzicherie di vario genere, niente di chic e niente di troppo elaborato. Ci siamo alzati assai soddisfatti.
Montepulciano l’abbiamo vista di sera e, lo ammettiamo, qui praticamente abbiamo solo mangiato: Vineria di Montepulciano, ottimo tagliere di salumi, focaccia fantastica e cortesia super da parte dei ragazzi che ci lavorano.
Super consigliato per dormire l’agriturismo La Pievina – vedi in fondo al post.
Day 4 – Siena
Di Siena vi consigliamo solo una cosa: guardatela dall’alto. Noi non siamo riusciti a salire sulla Torre del Mangia, ma abbiamo visitato sia il Duomo che il Facciatone e vi assicuriamo che da lì la vista e splendida. [O meglio, ve lo assicuro solo io, perché Emme soffre di vertigini e tutta questa altezza non l’ha proprio proprio conquistato…]
Agriturismo La Pievina Siena – Museo dell’Opera Sul Facciatone a Siena Siena Siena Pienza Siena Siena – duomo Pienza
Day 5 – Volterra e San Gimignano
A Volterra avremmo voluto visitare la Fortezza Medicea, ma purtroppo il giorno della nostra visita era chiusa. Ci siamo perciò accontentati di visitare il Palazzo dei Priori, il Museo dell’Alabastro e l’Acropoli etrusca. Abbiamo dovuto rinunciare alla Necropoli fuori dalla città, perché non ci sono parcheggi nelle vicinanze (e, tra l’altro, quel giorno ci siamo beccati un po’ di pioggia). Per caso qualcuno di voi ha visitato l’ex manicomio della città? Emme avrebbe tanto voluto vederlo, ma la sottoscritta ha capito che sarebbe stato chiuso… mentre invece era aperto con ingresso contingentato. Ops. Ci torneremo forse in futuro.
A Volterra vi consigliamo l’Osteria La Pace, dove io ho assaggiato (tra le altre cose) una ribollita deliziosa (che tenterò di riprodurre a casa).
San Gimignano, vista di sera al buio, ci ha conquistati. Tra le luci e le ombre delle torri abbiamo trascorso una serata super romantica, al sapore di cantucci e vinsanto.
Day 6 – Abbazia di San Galgano
Questa abbazia abbandonata si trova in provincia di Siena e nasconde una storia che richiama il mito di Artù: in una cappella poco distante infatti San Galgano abbandonò la propria spada quando decise di lasciare la vita militare per quella religiosa: la spada venne conficcata in una roccia e la similitudine con Re Artù di certo non passa inosservata. Nonostante l’enfasi posta su questo parallelismo, dobbiamo ammettere che – sebbene sia la spada a portare i turisti – l’abbazia è la vera bellezza di questo luogo. Il tetto è controllato, colpito da un fulmine nel Settecento, ma la sua imponenza lascia ancora senza fiato.
Volterra Fuori San Gimignano San Galgano San Galgano – abbazia
Dove dormire
Abbiamo dormito in cinque agriturismi diversi. Ci sentiamo di consigliarvene uno in particolare e di sconsigliarvene solo un altro. Se mai vorrete dormire in zona Montepulciano, fermatevi a La Pievina: agriturismo piccolo ma molto curato, la proprietaria è incredibilmente premurosa e tratta gli ospiti con impeccabile calore e gentilezza; la colazione è abbandonante e gustosa; la piscina e lo spazio esterno offrono uno spettacolo per gli occhi. Davvero molto molto bello.
Sconsigliamo invece con altrettanta fermezza i Poderi Arcangelo, zona San Gimignano. Avevamo prenotato per due notti, siamo scappati dopo la prima: io non accetto le stanze sporche. Diciamo che dall’esatto momento in cui siamo entrati la stanza non ci ha riservato che sorprese negative: dalla luce che non funzionava, alle salviette macchiate di trucco altrui, ai capelli nelle lenzuola… fino alle pareti di cartapesta (sentivamo perfino il vicino di camera che russava). La colazione la mattina dopo si è rivelata un’altra delusione: buona solo per i turisti stranieri che non sono abituati a mangiare italiano e che non sanno nemmeno cosa siano i “prodotti fatti in casa”.
Siete mai stati in queste zone? Cosa pensate del nostro viaggetto?
Potete vedere altre foto nelle storie in evidenza sulla nostra pagina Instagram (@vcuc_crew).