RECENSIONE SERIE TV: Katy Keene
Dopo i successi di Riverdale e Le terrificanti avventure di Sabrina, Roberto Aguirre-Sacasa ha deciso di trasportare sul piccolo schermo un’altra storia tratta dagli Archie Comics, ovvero Katy Keene.
Katy Keene potrebbe essere visto come uno spin-off di Riverdale, ma in realtà non ha nulla a che fare con i misteri e gli assassini di quest’ultima: le vicende si svolgono cinque anni dopo la fine della quarta stagione di Riverdale e l’ambientazione questa volta non è una cittadina piovosa, bensì la grande e affascinante New York; l’unico elemento di unione tra i due show è la presenza di Josie (che ha lasciato Riverdale alla fine della terza stagione), anche se qui appare come un personaggio ben diverso e, forse, migliore.
Il cuore di questa serie è, ovviamente, Katy Keene, una ragazza adorabile nel nome, nell’aspetto e nella personalità, interpretata da Lucy Hale (Aria Montgomery della celebre serie Pretty Little Liers). Katy è un’aspirante stilista che tra intricate storie d’amore, principi affascinanti, problemi da risolvere e un lavoro fin troppo stressante, cerca di farsi strada nel mondo della moda per realizzare il sogno che coltiva fin da quando era piccola e amava guardare sua madre dare vita a incredibili vestiti con la sua preziosa macchina da cucito. Katy è un personaggio molto facile da apprezzare: è sempre pronta ad aiutare gli altri, è determinata nel raggiungere i suoi obiettivi, è dolce, sbadata e si “innamora” forse un po’ troppo facilmente… Insomma, è impossibile non sorridere davanti ai suoi vestiti che spesso sembrano essere usciti dal mondo delle Barbie 😉
Intorno a Katy troviamo, poi, altri personaggi che in vario modo intrecciano le loro vite con quella della protagonista, avendo però al tempo stesso il proprio spazio e la propria indipendenza. In particolar modo è bene ricordare i tre migliori amici di Katy: Pepper, Jorge e la nuova arrivata, Josie.
La serie tv ha inizio proprio con l’arrivo di Josie a New York, che viene accolta da Katy su richiesta di Veronica Lodge (una delle protagoniste di Riverdale, nonchè amica di Katy). Josie si trasferisce nella Grande Mela con l’obiettivo di sfondare nel mondo della musica e questo suo desiderio la porta dritta tra le braccia (palestrate) di Alex Cabot, figlio di un importante discografico. Sicuramente è stata una saggia decisione trasportare Josie a New York: Katy Keene è il suo habitat naturale, un mondo dove giovani artisti cercano di lottare contro le difficoltà della vita di tutti i giorni, senza doversi preoccupare di qualche genitore psicopatico che si scopre essere un pluriomicida; qui Josie ha la possibilità di essere se stessa e di fare ciò per cui è nata, ovvero cantare e stare sul palco. Purtroppo non mi è particolarmente piaciuta la sua relazione con Alex, forse perchè il giovane Cabot non è riuscito a convincermi del tutto… Spero che il suo personaggio abbia la possibilità di maturare di più nella prossima stagione.
Accanto a Katy troviamo poi Jorge, un giovane attore con il sogno di esibirsi a Broadway, ma che, per il momento deve accontentarsi del piccolo palco del locale in cui lavora. Oltre ai suoi sogni professionali, Jorge ha a che fare con diversi problemi legati al suo essere omosessuale e una drag queen, problemi che sorgono soprattutto per via dei difficili rapporti con il padre, che non è mai riuscito ad accettare il figlio per chi è veramente.
Altro personaggio su cui vorrei soffermarmi è Pepper, amica di lunga data di Katy, eppure una persona estremamente misteriosa, che sembra sempre nascondere un mucchio di segreti anche alle persone che più si fidano di lei. Pepper ufficialmente è una giornalista, in realtà è molto di più di questo: vorrebbe costruire un luogo in cui gli artisti abbiano la possibilità di ritrovarsi e di esprimersi, e per raggiungere i suoi obiettivi è pronta a tutto, anche a sporcarsi le mani e a giocare con la legge. All’inizio il personaggio di Pepper non mi piaceva per niente, la trovavo troppo enigmatica; successivamente, invece, i suoi segreti hanno iniziati a tornare a galla e devo ammettere che negli ultimi episodi è diventata il mio personaggio preferito, fino al punto di farmi scappare qualche piccola lacrimuccia.
Altri personaggi che incontriamo sono Gloria, K.O. e Alexandra.
Gloria è la direttrice di Lacy’s, il prestigioso negozio in cui lavoro Katy, all’apparenza è una donna rigida e fredda, ma vi assicuro che la sua corazza si sgretolerà pian piano rivelando un grande cuore; Alexandra è la sorellastra, nonchè ex fidanzata di Alex Cabot, sempre pronta a mettere i bastoni tra le ruote a Josie; K.O., infine, è il fidanzato di lunga data di Katy, un giovane grande e grosso, ma con un cuore buono come il pane, pronto a tutto per la sua Katy… eppure si sa che New York è piena di distrazioni, perciò inutile dire che la sua storia con la giovane stilista sarà tutt’altro che lineare.
Nonostante non sia una serie tv rivoluzionaria, devo ammettere che Katy Keene mi è piaciuto molto: gli episodi si guardano piacevolmente; i personaggi riescono a trovare tutti il proprio spazio sullo schermo; amore, comicità, segreti e sogni da realizzare costituiscono la carta vincente. Katy Keene riprende sicuramente i topos del teen drama, eppure si presenta al tempo stesso come un prodotto diverso da quelli che attualmente vanno più di moda, forse più vicino, invece, ai teen drama di inizio anni 2000, come The O.C., One Tree Hill e Gossip Girl.
Cosa ne pensate? Guarderete questa serie?
Benedetta
Mea culpa, devo ancora vederlo.. ma sembra interessante! Grazie della recensione
Marta pollastri
Te la consiglio vivamente, è davvero molto carina.