ALEX INTERVISTA… Antonella Milardi

Buongiorno a tutti!
La seconda puntata di VCUC on air, andata in onda 11 e 12 novembre, è stata dedicata alla letteratura per l’infanzia. Durante la puntata abbiamo avuto il piacere di intervistare Antonella Milardi, autrice di diverse opere per bambini.

  1. Buongiorno e benvenuta su VCUC! Ti va di presentarti ai nostri lettori? Raccontaci chi è Antonella Milardi.
    Buonasera, grazie. Ho 41 anni, sono mamma di un bimbo di 6, impiegata, ho iniziato a scrivere per mio figlio e da circa un anno frequento anche un corso di teatro.

  2. Visto che oggi parliamo di libri per bambini… tu da piccola cosa leggevi? Quali libri ricordi con piacere?
    Ho scoperto l’amore per la lettura leggendo libri di fiabe. Erano le classiche fiabe di Esopo, Andersen, dei Grimm. Dopo aver letto tantissimi libri di fiabe, ho iniziato a leggere racconti più lunghi: La storia infinita, Piccole donne, L’isola del tesoro, i classici della narrativa per bambini. Leggevo anche l’Enciclopedia: quando non conoscevo il significato di una parola, o quando non avevo nuovi libri da leggere. I libri più belli però li ho scoperti alle medie: Una ragazza della Bosnia Erzegovina è il mio preferito, narra le vicende di una giovane ragazza dell’est durante la Seconda Guerra Mondiale e poi con Il signore degli anelli ho scoperto il genere fantasy. 

  3. Quando hai iniziato a scrivere? Come si evoluto il tuo percorso in questo ambito?
    Ho sempre scritto per divertimento personale, non ho mai pensato di pubblicare i miei testi, ho un lavoro di impiegata e non ho mai creduto di scrivere cose tanto interessanti. Un giorno le mie amiche mi hanno chiesto di partecipare a un concorso letterario per una buona causa, da lì è iniziato tutto. 

  4. Colori Ribelli tratta un tema molto difficile e delicato (i pregiudizi di genere) in modo piuttosto fantasioso, molto semplice e d’impatto: com’è nata questa idea? Che risconto stai avendo da adulti e bambini?
    Il tema del concorso di cui vi ho parlato era la discriminazione di genere, con il fine di debellarla perché ritenuta una delle cause della violenza sulle donne. Ogni sera invento una storia diversa per mio figlio, così ho pescato tra le varie storie una che si adattasse al caso: la storia del colore rosa e il colore celeste che si scambiano di posto ed è nato Colori Ribelli. Ha avuto tanto successo non solo con i piccoli ma anche con i grandi. Le copie pubblicate sono esaurite in pochi mesi, il libro è esaurito anche nelle librerie Feltrinelli e Mondadori e oggi, a distanza di un anno dalla pubblicazione, è in ristampa. Ci sono state anche recensioni su pagine molto seguite,  per me inaspettate: su HuffPost, Roba da donne, Bossy. Questo consenso mi ha stimolato a pubblicare ancora.

  5. Quest’estate è uscito un altro tuo libro per Milena Edizioni, Luka Koala. Che messaggio vuoi trasmettere con questa storia?
    Luka Koala è un libro per i bambini di età prescolare: insogna loro l’importanza del gioco del travestimento. E’ un gioco che alcuni bambini fanno solo a Carnevale, in realtà sarebbe utile farlo sempre, perché è importante per la crescita dei bambini: sviluppa la fantasia, il linguaggio, l’esperimento delle emozioni, i bambini possono esprimere i loro sentimenti nascosti attraverso le avventure dei loro personaggi.

  6. Da domani [5 dicembre] sarà disponibile L’Orsetto Freddoloso, che racconta la storia di Valentino, un orsetto dal pelo marrone tra tanti orsi dal pelo bianco. Direi che il tema è estremamente attuale. Organizzerai qualche attività con i bambini per sviluppare anche questo argomento? Come reagiscono i genitori a questi libriccini così propositivi?
    Legato a ogni racconto organizzo sempre laboratori didattici da proporre ai bambini. Con Colori ribelli giochiamo con giocattoli identificati dalla società al genere maschile e al genere femminile, con Luka Koala facciamo un piccolo laboratorio teatrale e poi vestiamo la bambola di carta di Luka. Con Orsetto Freddoloso ancora sono in fase di elaborazione, ho proposto alla Casa Editrice un laboratorio teatrale che insegni ai bambini che tanti oggetti diversi uniti insieme producono qualcosa di unico: come freno, acceleratore, freccia, motore compongono insieme un’auto.

  7. Gestisci anche un blog, giusto? Pensieri Frullati. Di cosa ti occupi in questo spazio?
    In realtà credo che “gestire un blog” sia un parolone. In realtà ho un blog personale in cui pubblico alcuni testi, scritti per divertimento mio personale, ma chiunque vuole può leggerli e commentarli.

  8. Ti va di raccontarci un aneddoto particolarmente significativo legato ai tuoi libri e ai bambini che li hanno letti? Qualche bella esperienza durante un incontro magari?
    I bambini sono meravigliosi, adoro andare nelle librerie e nelle scuole e ascoltarli: hanno veramente tanto da insegnare a noi adulti. L’esperienza che più mi ha colpito è stata nella scuola di San Giorgio a Cremano, una scuola elementare in cui ho incontrato bambini di terza e quarta elementare. Mi hanno colpito in particolare due bambini: uno mi ha detto di aver scritto una trilogia, addirittura! L’altro bimbo ha la sindrome di disattenzione, quindi stava seduto davanti e la maestra mi aveva avvisato dicendo “lui è un bambino particolare”, come se io avessi dovuto aver pazienza. Bene, lui è stato il bambino che ha posto più domande di tutti, ha dimostrato grande attenzione ed entusiasmo e mi ha anche aiutata con il pc, perché io sono poco pratica con la tecnologia, questo bambino mi ha proprio rapito il cuore.

  9. Progetti per il futuro?
    Dal punto di vista editoriale ho tanti racconti da pubblicare, ma vorrei pubblicarne non più di uno o due all’anno, per poter seguire i laboratori di ognuno. Sono impiegata full time, quindi posso dedicare il mio tempo alle scuole e librerie soltanto nei week end. Il prossimo in lista è un racconto sull’ecologia dal titolo Marina la scuola.

  10. Ci saluti con una citazione tratta da uno dei tuoi libri?
    Vorrei salutarvi con una citazione tratta da L’Orsetto Freddoloso:
    “Se tra milioni di stelle d’oro una s’illumina d’argento che male può fare agli altri astri del firmamento?”.

    Credo che questo concetto debba essere condiviso da tutti, adulti e bambini, forse ci sarebbero meno casi di bullismo a scuola e meno suicidi. Proprio ieri ho letto di un giovane ragazzo che si è tolto la vita: era bullizzato dai compagni a causa del suo modo di camminare.

Ringraziamo Antonella per essere stata con noi e le auguriamo buona fortuna per tutto!
Potete riascoltare QUI la sua intervista e QUI l’intera puntata.
Settimana prossima pubblicheremo la recensione de L’orsetto Freddoloso

ALEX

04/12/19

autori emergenti, bambini, infanzia, intervista

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